🏀 Il punto dei Coach Lucchesi dopo il Raduno di Chianciano

Sono due i Raduni andati in scena a dicembre

Pallacanestro Italia Lucchesi
📸 Federazione Italiana Pallacanestro

Il mese di dicembre ha visto l’organizzazione di due raduni della Nazionale Femminile U16, a Pesaro e a Chianciano Terme. Per Giovanni Lucchesi e i suoi staff tecnici si è trattato di un’occasione molto preziosa per visionare un numero ampio di atlete e verificarne i progressi.

D’altra parte il legame che unisce le Nazionali Giovanili alla Senior è evidente oltre che virtuoso: delle Azzurre convocate recentemente a Napoli da Lino Lardo solo Laura Spreafico e Martina Bestagno non si sono messe al collo almeno una medaglia con le “Under”. Ovviamente escludendo Nicole Romeo e Beatrice Attura, le quali non hanno mai giocato con le giovanili azzurre.

Dal 2008, infatti, 14 sono le medaglie messe al collo dalle Azzurre in 13 anni effettivi: 13 vinte in un Europeo, 1 al Mondiale U17 nel 2016, perdendo in finale con l’Australia. In totale 4 Ori, 5 Argenti e 5 Bronzi. Da ricordare inoltre la qualificazione a otto edizioni dei Campionati Mondiali.

Questo il commento di Giovanni Lucchesi, Coach della Nazionale Femminile U16, al termine del Raduno di Chianciano Terme:

Rispetto alle nuove metodologie di lavoro, sicuramente poter svolgere allenamenti con 24 giocatrici è un’opportunità che la Federazione ci regala e che ci permette di lavorare più nel dettaglio: dividendo le convocate in due gruppi abbiamo più tempo per la parte fisica e per le valutazioni della preparatrice fisica, oltre ad avere la possibilità di insistere con più efficacia sui seguenti concetti.

Innanzitutto la ricerca dell’atletismo, poi la ricerca di un linguaggio del corpo che certifichi questo atletismo. Inoltre insistiamo sulla capacità di giocare ad alta intensità sapendo perfettamente che una cosa è la velocità, un’altra è la frenesia. L’idea è quella di dare strumenti per l’interpretazione del gioco basandosi, ed è un’idea tutt’altro che nuova, sulla consapevolezza dello spazio e del tempo.

Vogliamo poi trasmettere il concetto di “andare oltre”, che in questa fascia d’età è indispensabile perché ci dà la possibilità di educare le atlete a una maggiore competitività, alla capacità di prendersi responsabilità anche in situazioni più complicate, nelle quali sarebbe più facile rinunciare. “Andando oltre” cerchiamo di stimolare la loro iniziativa individuale all’interno di un sistema: ciò che poi incontriamo a livello internazionale non è il “penetra e scarica” selvaggio o il “passo e taglio” ma qualcosa di molto più evoluto, un sistema nel quale l’iniziativa e il talento individuale valorizzano un concetto di disciplina.

Con 24 atlete a disposizione anche lo staff si amplia e così abbiamo avuto modo di coinvolgere figure nuove di allenatori e soprattutto di allenatrici: tra questi anche ex atleti con un passato prestigioso come Stefano Attruia e Anna Zimerle, che da anni collabora con la Reyer Venezia. È l’occasione per confrontarsi e per creare un clima positivo.

È fondamentale il monitoraggio di tante atlete diverse, che vorremmo arrivassero da tutte le parti d’Italia rispondendo ai parametri sopracitati di atletismo ed efficacia. Molti degli allenamenti sono stati dedicati al lavoro dei fondamentali, al ball-handling ma anche al palleggio, arresto e tiro. Quindi non solo tiro da tre punti ma anche il tiro da quella che una volta veniva chiamata media distanza. In generale, alle ragazze vogliamo lasciare dei messaggi, che siano funzionali per il loro rientro in società e poi per quando eventualmente verranno nuovamente convocate in Nazionale.

📝 Articolo tratto dal comunicato diffuso dalla Federazione Italiana Pallacanestro.

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