🏊 MONDIALI | Ceccon campione dei 100 misti, 4×200 bronzo col record italiano

Raggiunte le nove medaglie su 16 finali

Nuoto Mondiali
📸 Giorgio Scala | DeepBlueMedia | Federazione Italiana Nuoto

Thomas Ceccon è campione del mondo dei 100 misti e staffetta 4×200 di nuovo sul podio. È sempre grande Italia ai Campionati del Mondo di nuoto in vasca corta, a Melbourne, che raggiunge le nove medaglie (3 ori, 4 argenti, 2 bronzi) in sedici finali con due giornate ancora tutte da vivere.

I primi brividi li regala Ceccon nei 100 misti, dalla corsia 2. Il talento di Thiene, allievo di Alberto Burlina per Fiamme Oro e Leosport, lascia tutti dietro in 50″97, a due centesimi dal record italiano che Marco Orsi ha stabilito vincendo i Campionati Europei a Kazan il 7 novembre dello scorso anno. Sgretolato il precedente primato personale di 51″40 nuotato per il bronzo iridato il 19 dicembre di un anno fa ad Abu Dhabi. Questo il commento di Thomas Ceccon:

Sono contento di aver nuotato sotto i 51”. Non me l’aspettavo. Mi sentivo veramente bene in acqua, anche se alla fine ero un po’ cotto: la gara mi è riuscita bene in tutte le frazioni. Sono campione del mondo io ed è bellissimo. Mi dispiace solo di non aver conquistato la medaglia nei 100 stile libero. Nel complesso non posso che essere soddisfatto

L’Aazzurro ha distribuito le frazioni in modo bilanciato (10″37, 12″40, 15″31, 12″89). La subacquea fa la differenza, la rana è ben gestita, si difende nello stile libero e vince con grande merito. Gli stanno dietro soltanto i canadesi Javer Acevedo e Fynlai Knox (rispettivamente 51″05 e 51″19). Fuori dal podio gli americani Shaine Casas (5 medaglie la scorsa edizione) e Michael Andrew (campione nel 2016). Per Ceccon è il primo successo individuale ai Mondiali in vasca corta: unico italiano a riuscirci nei misti.

In chiusura si festeggia il bronzo scoppiettante della 4×200 stile libero che torna sul podio dopo otto anni. Matteo Ciampi apre con il primato personale di 1’42″68, Thomas Ceccon (1’42″61) e Alberto Razzetti (1’42″76) si mantengono a ridosso delle posizioni da podio e Paolo Conte Bonin, con una frazione super da 1’41″58, completa la rimonta sulla Corea del Sud: bronzo e record italiano in 6’49″63. Vincono gli Stati Uniti d’America, ancora irraggiungibili, con il record del mondo di 6’44″12 (il vecchio era del Brasile con 6’46″81 nel 2018); l’Australia è seconda con il record oceanico di 6’46″54. La Corea è quarta con il record asiatico di 6’46″97. Una gara di altissimo livello tecnico con quattro squadre da record. Il precedente limite italiano era il 6’51″48 che Ciampi, Ceccon, Megli e Razzetti avevano nuotato il 19 dicembre 2021 ad Abu Dhabi per il quarto posto.

Questo il commento di Matteo Ciampi, tesserato per Esercito e Livorno Aquatics e seguito da Stefano Franceschi:

Finalmente dopo tanti quarti posti è arrivato un podio, quanto mai meritato. Sono strafelice per me e per tutti noi.

Queste le parole di un Thomas Ceccon che dopo l’oro individuale segna la doppietta quotidiana e fa i complimenti alla matricola Conte Bonin:

È la degna conclusione di un’ottima giornata. La mia frazione è stata più che buona. Paolo è stato bravissimo.

Questo il commento di Alberto “Razzo” Razzetti, allenato da Stefano Franceschi e tesserato per Fiamme Gialle e Genova Nuoto My Sport:

La medaglia iridata con la staffetta era il mio grande sogno. Ci penso da un anno a questo momento. Un bronzo bellissimo.

Questo, infine, il commento di Paolo Conte Bonin, orgoglio del tecnico azzurro Claudio Rossetto, della Nazionale e del Team Veneto:

Australia e USA erano inarrivabili, ma non ci stavo a farmi battere dalla Corea. Alla fine ero cotto, ho dato tutto quello che avevo ed è andata bene. Sono l’ultimo arrivato, è vero, ma faccio parte di un gruppo straordinario è composto da ragazzi che già conoscevo.

Non riesce il colpo, questa volta, a Lorenzo Mora, che nella finale posticipata dei 50 dorso si ferma al quarto posto, sebbene con il primato personale di 22″81 che migliora il precedente di 22″90. Mercoledì nella prima frazione della 4×50 mixed d’oro aveva nuotato in 22″59. Vince l’americano Ryan Murphy con 22″64, seguito dall’australiano Isaas Alan Cooper con 22″73 e dal polacco Kacper Stokowsky con un centesimo di ritardo.

Questo il commento di Lorenzo Mora, Vice Campione del Mondo dei 100, tesserato per Fiamme Rosse e Vigili del Fuoco Modena e allenato da Fabrizio Bastelli, dopo essere stato cresciuto dal compianto Luciano Landi:

Ero in linea con gli altri, peccato davvero. Avevo preso una buona partenza, poi sono calato. Non stavo benissimo fisicamente: ho un po’ di influenza intestinale, poche energie fisiche e mentali. Avevo soltanto le forze per disputare un 50 dorso.

Perché le finali dei 50 dorso sono state due. La prima è stata inficiata da un errore di uno starter che ha generato confusione e partenze sincopate: tre atleti si sono fermati, tra cui Lorenzo Mora. Dopo una breve consultazione la gara è stata posticipata di un’ora.

📝 Articolo tratto dal comunicato stampa diffuso dalla Federazione Italiana Nuoto.

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